Alla vigilia del Convegno nazionale di medicina narrativa di Foligno, abbiamo chiesto a Raffaella Pajalich qualche anticipazione sull’esperienza che dà il titolo al suo intervento: “La ragazza con la mascherina verde
“Cuori artificiali”, incontro con lo scrittore Andrea Pomella a Trento
Lo scrittore Andrea Pomella a Trento protagonista di “Cuori infranti”, un confronto fra narrativa, musica e psicologia che ha fra i suoi temi la depressione7
Premio Zanibelli 2018, i vincitori
Raccontano storie di patologie come la SLA, la depressione, la neurodiversità, o affrontano temi di bioetica e il fine vita, le nuove dipendenze dal web e dai social media, il cyber bullismo. Sono i libri premiati alla sesta edizione del “Premio Zanibelli – Leggi in Salute”
“Come diventare vivi”: un libro che parla di libri
Continua la riflessione di Montesano su il “lettore selvaggio”, che non legge per passare il tempo ma per vivere, nella consapevolezza che solo così può rompere la prigione in cui è chiuso
Poesia e Medicina su Jama
Per la Giornata Mondiale della Poesia, il Journal of the American Medical Association ha proposto ai lettori una selezione di versi sul tema dell’esperienza di cura
Roma, “Ci leggiamo al Gemelli”, l’iniziativa letteraria di Catena Fiorello al Policlinico
Al via l’iniziativa di Catena Fiorello al Policlinico Gemelli di Roma, una serie di appuntamenti letterari, con la musica della cantante e pianista Rita Forte
La mente narrativa e il linguaggio: il cervello si racconta
Neuroscienze, linguistica e letteratura si confrontano sul rapporto tra narrativa e cervello in un incontro aperto al pubblico organizzato per il centenario dell’Istituto Besta di Milano
Sanofi, Premio Zanibelli: 100 opere in concorso
Il 30 giugno si è conclusa la raccolta dei testi: 89 per le opere edite e 11 nella nuova sezione dedicata agli inediti, la cui opera vincitrice sarà pubblicata, promossa e distribuita da Cairo Editore
Leggere romanzi stimola la nostra empatia
La narrativa ci allena a riconoscere emozioni, motivazioni e pensieri altrui, aiutandoci così nell’interazione sociale. È l’opinione di Keith Oatley, autore di uno studio di neuroimaging su Trends in Cognitive Sciences