Si parlerà di narrazioni in oncologia a Foligno il 26 Aprile durante il 7° Convegno nazionale di medicina narrativa. Dalle Storie le Cure. Filosofi, medici, pazienti presenteranno il loro punto di vista sul ruolo delle narrazioni per diagnosi e cure personalizzate e quindi più appropriate per persone con malattie oncologiche.
Come ogni anno medicina e scienze umane tenteranno di integrarsi e ragionare insieme superando separatezze per costruire possibili approcci centrati sul dialogo e sullo scambio di esperienze. Nello specifico il convegno avrà inizio con una stimolante relazione tenuta dalla filosofa morale e psicoterapeuta Paola Bianchini dal titolo “Dal dolore vissuto al dolore narrato”, che affronterà il tema dell’esperienza soggettiva di sofferenza legata alla malattia. Pierluigi Brustenghi, neurologo dell’Usl Umbria 2, affronterà l’affascinante tema delle funzioni delle narrazioni nella filogenesi e nell’ontogenesi dell’essere umano, allagando lo sguardo alla embodied cognition e alle promettenti riflessioni del literary cognitivism e del literary darwinism.
Le relazioni successive saranno di carattere specificatamente clinico: le due oncologhe del Regina Elena di Roma Cecilia Cercato ed Elvira Colella presenteranno le loro esperienze di medicina narrativa applicata con pazienti con patologie oncologiche.
Come consuetudine, il Convegno si concluderà con il racconto di una paziente, Lucia Benetti, che presenterà la sua storia di malattia e le sue riflessioni centrate soprattutto sulle difficoltà di comunicazione e di relazione tra professionisti e malati a cui seguirà un momento di confronto tra pubblico e relatori.
Il convegno è promosso dall’Osservatorio Medicina Narrativa (Omni) con il patrocinio della USLUmbria2 e il contributo del Center for digital health humanities (CDHHU) nell’ambito della Festa di Scienza e Filosofia che si svolgerà a Foligno dal 26 al 29 Aprile.
Qui il Programma e tutte le informazioni per partecipare. L’evento è gratuito ma è necessario registrarsi in anticipo.
Mi chiedo e chiedo, da chirurgo e da malato oncologico, perché nei tanti convegni di medicina narrativa di dà tanto spazio ai cd esperti, si riserva un piccolo spazio ai malati, ed è solo raramente previsto l’intervento di medici malati, ossia di malati esperti che, molto più di altri avrebbero da dire e il cui vissuto di malattia può essere utile non solo al rapporto medico/paziente ma anche per l’educazione alla salute e per la qualità del SSN. Grazie
Conoscete il libro: “Con molta cura”, Rizzoli, 2017 di Severino Cesari, che è tra i libri ora in concorso per il premio Strega?