La letteratura abbonda di metodologie consigliate per migliorare la comunicazione con i pazienti. Ma come si può misurare l’umanizzazione delle cure e, in particolare l’efficacia comunicativa del medico? E’ possibile misurare l’ascolto? In questo articolo su Cronache di medicina narrativa, Antonietta Cappuccio di Istud passa in rassegna tutti gli studi in materia, concludendo che le metriche utilizzate sono poche e inadeguate a cogliere la complessità e l’efficacia della comunicazione tra medico e paziente. Anche se un dato emerge chiaro: le difficoltà riguardano un po’ tutti i professionisti di cura, che siano specialisti, medici di base o infermieri.
Misurare l’ascolto: un viaggio nella letteratura scientifica
Il tema di questo mese della rivista Cronache di Medicina Narrativa è la misurazione e mi è stato chiesto di affrontare come viene misurato l’ascolto e la comunicazione nella relazione medico paziente. Questo tema può sembrare semplice all’apparenza, ma la ricerca di fonti e di studi in merito si è dimostrata più complessa del previsto.
Parlando di misurazioni e di valutazioni la prima idea è stata quella di interrogare il più famoso database di articoli scientifici, PubMed, e verificare cosa fosse già pubblicato sull’argomento e quali fossero le metodologie più utilizzate. Questa ricerca mi ha permesso di trovare quattro tipologie di articoli che affrontano l’argomento e per questo ho deciso di raccontarvi il mio viaggio nella letteratura.
Molti sono stati gli articoli in cui la comunicazione medico-paziente viene affrontata come case study e quindi narrata sotto forma di best, o worst, practice. Questi articoli sono di per sé interessanti e hanno un grande impatto nel sensibilizzare rispetto alla tematica di una buona comunicazione. Tra questi una ricerca estremamente interessante[1] ha messo in luce 7 strategie raccontate dai medici che hanno imparato a migliorare le proprie capacità di comunicazione. In questo studio i medici sono stati valutati dai propri pazienti attraverso questionari di soddisfazione e solo successivamente i ricercatori si sono accorti che alcuni di loro hanno avuto una crescita di punteggio nel tempo. In particolare, sette diversi accadimenti che hanno modificato il loro modo di comunicare sono stati descritti da questi medici: uno strumento di ascolto, un percorso di consapevolezza, la ricerca di nuovi significati nella pratica clinica, uno strumento tecnologico, un’improvvisa intuizione, un’osservazione da parte del mentore, e un’esperienza medico-paziente. Questo articolo permette di comprendere che l’ascolto e la comprensione possono essere appresi in qualsiasi momento del proprio percorso di vita, ma non permette di avere un riferimento per misurare la comunicazione e l’ascolto.
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