OmniNews

Il Giornale della Medicina Narrativa Italiana

Ad
  • Home
  • News
  • Approfondimenti
  • Agenda
  • Redazione

La medicina che vogliamo

6 Ottobre 2014 - di Redazione OMNINEWS

Partendo dalle storie dei pazienti, il cardiologo Alfredo Zuppiroli immagina una medicina basata sulla complessità, che dia voce e dignità alla relazione e ad ogni singola esperienza di vita, unica ed irripetibile

“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”. Comincia con una citazione di Gabriel García Marquez “Le trame della cura”, saggio di b, medico cardiologo con quasi quarant’anni di esperienza professionale, che inaugura la collana di Medicina Narrativa curata da Geraldina Fiechter per EmmeBi Edizioni (Firenze). Le storie di vita e di malattia sono al centro della relazione di cura secondo la medicina narrativa, approccio che mira a mettere in luce l’unicità del paziente, definito dall’autore “soggetto di esperienze”, e la complessità del concetto di salute, non riconducibile alla semplice assenza di malattia.

Il libro, proprio come la conoscenza narrativa, procede dal particolare all’universale, dai racconti dei pazienti ai problemi più ampi che questi sollevano, come la necessità di ripensare il ruolo del medico e ridefinire i concetti di Cura, Salute e Malattia. La storia di Francesca invita a riflettere sull’importanza dei fattori psicosociali, troppo spesso trascurati, nel determinare lo stato di salute di una persona e sul ruolo delle risorse messe in atto dal paziente nel guidare il processo di guarigione, non determinato dalle sole cure farmacologiche.

Il racconto dei numerosi interventi al cuore di Simona offre invece lo spunto per sottolineare la centralità della relazione tra medico e paziente nel percorso di cura e la necessità che medici e operatori sanitari imparino ad andare oltre i dati oggettivi, quelli rilevabili dagli esami clinici e di laboratorio, per ascoltare la sofferenza degli ammalati e coinvolgerli nelle decisioni che li riguardano. Essere un buon medico vuol dire saper comunicare e conoscere le storie dei propri pazienti senza limitarsi a seguire protocolli e leggi ferree, le stesse per tutti, come se esistesse una malattia indipendente da chi la manifesta. La cura, scrive Zuppiroli, deve essere “come un vestito su misura”.

Le esperienze di Arianna, Simonetta, Ilaria, Mirella e Maurizio raccontano le differenze nel concepire la salute e la malattia, differenze delle quali il medico deve tenere conto nel disegnare, in alleanza con il paziente, la terapia più adatta per lui. “Si dia dunque voce e dignità alla relazione, alla cura, ad ogni singola esperienza di vita, unica ed irripetibile”, scrive in proposito l’autore. Pazienti diversi sono anche portatori di valori differenti, che devono trovare ascolto e arricchire il percorso di cura, all’interno del quale medico e paziente non sono concepiti come due poli contrapposti, ma dovrebbero mirare a ridurre il più possibile le distanze, “fino ad annullarle”.

Nella seconda e ultima parte del saggio l’autore affronta il tema dei determinanti della salute, ricordandoci l’importanza dell’ambiente, delle condizioni socio-economiche e degli stili di vita nell’influenzare il benessere di una persona, mentre patrimonio genetico e accesso ai servizi sanitari giocano un ruolo solo marginale. Se l’attenzione della politica nel ridurre le disuguaglianza in salute è scarsa, i medici possono “invertire la rotta” ridefinendo un modello di sanità che abbia come obiettivo il benessere dei cittadini, l’appropriatezza e l’efficacia delle terapie, e non il profitto. Zuppiroli conclude ricordando che la pratica della medicina “ha a che fare con gli individui, mentre la sua dimensione teorica non può che rimandare a oggetti universali”, per questo è al tempo stesso arte e scienza.

L’autore traccia così le basi per immaginare una medicina basata sulla complessità, partendo però dalle storie personali dei pazienti, che “ci parlano con una forza che a volte i grandi dati statistici non riescono ad avere”.  Sono proprio le narrazioni in prima persona dei “soggetti di esperienze” che permettono a Zuppiroli di scandagliare temi complessi senza retorica e di dare concretezza alla sua visione della pratica medica. La lettura procede scorrevole e i temi trattati, soprattutto nella seconda parte, offrono numerosi spunti di riflessione, sia per i medici che per i pazienti, per concepire una “migliore medicina e non più medicina”.

Alfredo Zuppiroli
Le trame della cura
EmmeBi Edizioni, Firenze 2014, pp. 143, 14 euro

Photo Credit: GollyGforce – Living My Worst Nightmare via Compfight cc

Tag: libri, recensioni

AGENDA

  1. istituto change formazione webinar sistemico-narrativo

    Narrazione e relazione di cura: 4 webinar sistemico-narrativi

    21 Novembre 2020 @ 10:00 - 20 Febbraio 2021 @ 17:00
  2. Master in Medicina Narrativa Applicata, X edizione

    28 Gennaio @ 8:00 - 30 Gennaio @ 17:00

Vedi Tutti gli Eventi »

DALLA RETE

omeopatia medicina narrativa

L’omeopatia ha delle ragioni che dovremmo conoscere

Una nuova edizione del libro che 20 anni fa svelò l’inganno dell’omeopatia: non la solita apologia della medicina convenzionale ma una una critica puntuale dei suoi limiti

I due paradossi del concetto di distanza sociale

Perché si parla di distanziamento sociale se il distanziamento è fisico? L’analisi di Davide Bennato, sociologo su Forward

  • Email
  • Facebook
  • Twitter

Iscriviti alla Newsletter

Archivio

Contro il Coronavirus, per prima cosa curiamo le parole

25 Febbraio 2020 di Christian Pristipino

La letteratura è vita, aiuta a guarire e anche a curare

8 Aprile 2019 di Viola Rita

La paziente non vuole più le cure. «E io, medico, l’ho lasciata morire»

29 Luglio 2016 di Redazione OMNINEWS

Cerca nell’archivio

PARTNER

 


 

Tag Cloud

arte bioetica burnout cartella clinica narrativa comunicazione istituzionale comunicazione medico-paziente concorso letterario COVID-19 dipendenze effetto placebo empatia farmacia narrativa fine vita formazione letteratura libri linguaggio malattie croniche malattie rare medical humanities medicina digitale medicina narrativa narrativa nefrologia narrativa neuroscienze omni oncologia pediatria personalizzazione delle cure politiche sanitarie pratica clinica psicologia recensioni relazione di cura riabilitazione sclerosi multipla sistema sanitario SLA società italiana di medicina narrativa storytelling teatro tumore al seno tumori umanizzazione delle cure viverla tutta
Privacy Policy

© 2021 OMNI News/Galileo Servizi Editoriali. Sviluppo sito a cura di Exelab.

Stai per lasciare il sito omni-web.

Ok, ho capito.