Le prospettive aperte dall’impiego della medicina narrativa e delle tecnologie digitali per la personalizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici e il miglioramento dell’esperienza di cura del paziente sono state al centro di un convegno promosso lo scorso 16 marzo dall’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni in collaborazione con OMNI (Osservatorio di Medicina Narrativa Italia), Fondazione ADI, Regione Umbria e patrocinato dall’Istituto Superiore di Sanità. Un evento formativo al quale hanno partecipato un centinaio di partecipanti di tutte le professioni sanitarie e, in veste di relatori, manager e professionisti dell’azienda sanitaria ternana e alcuni dei massimi esperti in Italia nell’uso clinico delle narrazioni. Se ve lo siete perso, ecco qui di seguito i video degli interventi diffusi da Digital Narrative Medicine.
Ad aprire i lavori, Maurizio Dal Maso, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni , che ha introdotto il tema delle possibilità offerte dall’integrazione di Narrative Based Medicine e tecnologie digitali nella prospettiva della personalizzazione delle cure e di una maggiore sostenibilità del servizio sanitario.
La parola passa al sociologo Paolo Trenta, presidente OMNI, che risponde alla domanda: Perché le narrazioni?
A seguire, Elisabetta Manfroi, genetista del Dipartimento Neuroscienze dell’Azienda Ospedaliera Terni illustra le potenzialità della Medicina Narrativa nella consulenza genetica, anche per aiutare il paziente a superare la paura di raccontarsi.
“Medicina Narrativa e Rinascimento dell’EBM” è il titolo dell’intervento del cardiologo fiorentino Raffaele Rasoini
“La rivoluzione digitale e la NBM sono tecnologie che valorizzano il capitale umano”, spiega nel suo intervento l’antropologa Cristina Cenci, membro di OMNI e fondatrice di DNM-Digital Narrative Medicine
Un’esperienza di integrazione di telemedicina e NBM nell’assistenza ai pazienti diabetici è illustrata da Giuseppe Fatati, Direttore S.C. Diabetologia e Nutrizione Clinica dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni.
Un’altra esperienza di integrazione di telemedicina e NBM nella pratica clinica. E’ quella per la personalizzazione del percorso riabilitativo maturata presso l’USL Umbria 2 e illustrata da Mauro Zampolini, direttore S.C. Neurologia USL Umbria 2, socio fondatore OMNI.
Le prospettive dell’approccio narrativo nella medicina della complessità: ne ha parlato Stefano Coaccioli, direttore S.C. Clinica Medica Generale e Terapia Medica, Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni.
Concludono i lavori Giuseppe Fatati e Cristina Cenci.
Plus: il servizio sul convegno trsmesso da Umbria in diretta
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