In una intervista rilasciata al quotidiano on line Responsabile Civile, Maria Cecilia Cercato, dirigente del Servizio di Epidemiologia e Registro Tumori dell’Istituto “Regina Elena”, illustra Le storie continuano, prosecuzione del progetto di medicina narrativa Raccontami di te…, iniziato nel marzo 2015. L’iniziativa, promossa dall’Epidemiologia in collaborazione con l’Oncologia Medica, ha raccolto gli scritti di 32 persone: 23 donne e 9 uomini, nel ruolo di paziente (25), familiare (3) e operatore (3 medici, 1 infermiere). Sette valutatori indipendenti (3 medici, 1 infermiera, 3 bibliotecari) hanno effettuato la analisi dei testi utilizzando una griglia di riferimento appositamente creata per la interpretazione dei contenuti. I primi risultati sono stati presentati lo scorso dicembre in un incontro, aperto a tutti, preliminare alla valutazione conclusiva.
La «Medicina Narrativa» in Oncologia si rivolge ai pazienti, agli operatori, ai familiari e chiunque si trovi nella condizione di affrontare un percorso oncologico. Il progetto di scrittura rivolto ai malati oncologici, promosso dal reparto di Epidemiologia e Oncologia Medica A, presso l’Istituto Tumori Regina Elena di Roma. Responsabile Civile ha raggiunto la dottoressa Maria Cecilia Cercato, oncologo medico ed epidemiologo, dirigente del Servizio di Epidemiologia e Registro Tumori dell’Istituto “Regina Elena” per comprendere meglio la natura di questa iniziativa.
Dottoressa, iniziamo a definire la Medicina Narrativa e la nascita del progetto, può spiegarci meglio?
M.C.C. Il progetto Le storie continuano è la prosecuzione del progetto iniziato nel marzo 2015 presso l’istituto Regina Elena. Nasce perché la Medicina Narrativa, che è una metodologia clinico assistenziale comparsa di recente nel panorama medico, sta effettivamente dimostrando una sua importanza nel recuperare l’aspetto umanistico nella relazione con il paziente, un elemento che va senz’altro riconquistato e valorizzato adeguatamente, sia nel rapporto medico-paziente, ma anche in tutte le relazioni che si creano tra paziente e operatori durante il percorso terapeutico.
Buonasera, sono la mamma di Anna Lisa che ho perso il 4 ottobre 2011 per un carcinoma mammario triplo negativo a soli 33 anni dopo tre anni di cure , un vero calvario . Mia figlia aveva un blog dove ogni giorno raccontava la malattia senza nascondere nulla , tanto che il titolo del blog era : ” Ho il cancro : il blog di una malata amata, coccolata, viziata, fortunata “. Lei la chiamava ” la blogterapia ” che le ha permesso di condividere con tante, tantissime persone il suo percorso così doloroso ricevendo tanto aiuto . Il suo blog fu adottato online dalla Stampa grazie alla persona meravigliosa che è il direttore Mario Calabresi , oggi direttore de ” La repubblica ” e poi è divenuto libro , edito da Mondadori con la prefazione di Mario Calabresi dal titolo ” Toglietemi tutto ma non il sorriso ” di Anna Lisa Russo . Ancora oggi ricevo mail da persone che mi ringraziano perchè hanno ricevuto tanta forza e coraggio nell’affrontare la malattia grazie al libro di Anna Lisa. Probabilmente non interessa quello che ho scritto ma ho sentito il bisogno di raccontarlo perchè la condivisione del proprio vissuto è un aiuto per chi si racconta ma anche per chi lo legge . Grazie mamy Roberta