La scienza e la biografia devono essere alleate. Ebm e medicina narrativa costruiscono insieme un sapere condiviso tra il curante e il malato. Su Forward, un’intervista a Sandro Spinsanti, Direttore dell’Istituto Giano per le Medical Humanities di Roma.
Internet ha dato una dimensione prima impensabile alla possibilità di narrarsi in quanto persona affetta da una malattia. Come si è arrivati dal racconto di Lev Nikolàevič Tolstoj ai blog?
Fino a pochi anni fa le narrazioni letterarie di malattia e di morte erano molto rare. La morte di Ivan Il’ič di Tolstoj era una piccola grande eccezione. Nel 1930 Virginia Woolf in un saggio sulla malattia scriveva: “Considerato quanto sia comune la malattia, appare davvero strano che non figuri insieme all’amore, alle battaglie e alla gelosia tra i temi principali della letteratura. Verrebbe da pensare che romanzi interi siano stati dedicati all’influenza, poemi epici alla febbre tifoidea, liriche al mal di denti. Ma no; salvo poche eccezioni, la letteratura fa del suo meglio perché il proprio campo di indagine rimanga la mente”. Ai nostri giorni Virginia Woolf dovrebbe ritrattare completamente questa sua analisi, perché nel frattempo la narrazione letteraria, sia scritta sia filmica e dei serial televisivi, si è impadronita dell’ambito della malattia, della morte e della cura, in tutte le sue dimensioni umane.
Le autopatografie esistono da tempo, diffuse attraverso internet o attraverso la carta stampata e, come ho scritto nella mia autopatografia, “Vivere sotto il segno del cancro”, otto anni fa, rappresentano una forma di raccontarsi molto efficace anche sotto il profilo del proprio benessere. L’autopatografia è una narrazione ben distinta da quella orale sotto molteplici aspetti, per come ho scritto in altro libro dal titolo “Pelle e anima”, e presenta peculiarità “terapeutiche” anche per altri malati e per il malato per eccellenza, il nostro SSN, quando l’autore è un malato esperto, un medico che conosce personalmente una grave malattia e, soprattutto, se quella malattia è stata oggetto frequente della sua attenzione scientifica.