“I medici non danno la morte, curano le persone“. Con questo tipo di affermazioni spesso si giustifica l’opposizione all’idea che il medico possa aiutare una persona a morire, anche di fronte a situazioni di sofferenza insopportabile o malattia irreversibile. Eppure noi sappiamo, nella concreta esperienza di tutti questi anni di lotta per l’eutanasia legale, che tanti medici, infermieri e altri operatori sanitari ci contattano per raccontarci di come sentirebbero come proprio dovere sia morale che professionale rispettare le scelte del paziente ed aiutarlo a realizzare la sua volontà nelle migliori condizioni possibili di assistenza ed assenza di dolore.
In questo quadro, la sentenza della Corte costituzionale sul processo a mio carico per la morte di Fabiano Antoniani si inserisce come elemento di grande novità. Sarà pubblicata a giorni la sentenza per esteso, ma già sappiamo che la Corte ha ritenuto possibile, a determinate condizioni, fornire aiuto medico alla morte volontaria, ritenendo contemporaneamente doveroso che ciò sia fatto nell’ambito del sistema sanitario nazionale.
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