Per non dimenticare e anzi costruire una memoria collettiva da cui ripartire dopo i giorni più cupi della pandemia Covid-19. Per questo nasce la piattaforma R-Esistere, strumento di ascolto per pazienti, familiari e operatori sanitari lanciato in questi giorni dalla Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN). “In questi mesi di emergenza Covid-19 e di lockdown abbiamo dovuto confrontarci direttamente con le nostre emozioni, tra paura e coraggio, eroismo e isolamento”, osserva Stefania Polvani, Presidente SIMeN. “Il progetto R-Esistere vuole provare a dar voce ai sentimenti contrastanti di disperazione e speranza che ci hanno accompagnato in questo momento di distanza sociale durante questa pandemia, e che continueremo probabilmente a vivere”.
R-Esistere, spiega la sociologa, testimonia ciò in cui crede la medicina narrativa: la creazione di un luogo di incontro tra chi scrive e chi legge queste esperienze che parlano dell’emergenza, raccogliendo istantanee della realtà che oggi viviamo.
La raccolta di storie sarà aperta fino all’autunno 2020. Ma nel frattempo la lettura, il commento e l’analisi delle testimonianze restituiranno all’Italia un’istantanea di quanto stiamo vivendo e alla comunità scientifica il significato delle esperienze delle persone che esistono e resistono dietro ai numeri della pandemia.
R-Esistere è un progetto collaborativo e ad oggi gode del supporto e della partecipazione di associazioni di pazienti e società scientifiche. Altre collaborazioni e patrocini sono in corso di perfezionamento e nel corso della sua realizzazione, SIMeN e R-Esistere sono aperti anche ad altre eventuali manifestazioni di interesse da parte di associazioni e società che in futuro vogliano aderire.
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