C’è un altro primo e divino respiro celato in un’opera di Botticelli. Nella sua celebre Venere un polmone segreto è nascosto dietro al mantello che sorregge la dea della primavera, Flora. Ne è convinto il chirurgo plastico Davide Lazzeri, studioso della medicina nell’arte, lo stesso medico che nel 2016 ipotizzò l’artrosi di Michelangelo da alcuni importanti dettagli.
Lazzeri, racconta a Repubblica, per la sua “interpretazione personale e speculativa”, pubblicata su Acta Biomedica, è partito da alcuni studi americani dei ricercatori Blech e Doliner diffusi nel 2009. I due allora si soffermarono su un punto centrale della Primavera di Botticelli in cui, composti da cielo e piante, sembravano intravedersi due polmoni, simbolo primordiale di respiro. Partendo da qui, affascinato dalla filosofia neoplatonica della corte dei Medici, Lazzeri è andato a caccia di altri simboli anatomici e di organi in grado di raffigurare il “primo respiro, vento divino e origine della vita”.
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